Opificio JM

Un noto storico d’arte moderna nel suo volume dedicato all’analisi dell’arte contemporanea dal titolo “Perdita del centro”, analizzava i motivi per i quali nell’arte degli ultimi secoli spesso si fosse persa quella centralità dell’elemento artistico. Ancora oggi molti oggetti spesso non sono compresi da chi li osserva ad una prima analisi e per questo si arrende a non comprenderli. Nei tempi antichi questo non succedeva perché la filosofia era legata intrinsecamente alle opere d’arte. La stagione dell’Umanesimo ne è il più grande esempio. Eppure nonostante la nostra frequente estraneità a molte opere di arte “moderna” ci sono un grande numero di artisti che con la loro passione e il loro talento continuano a perpetrare il loro messaggio attraverso le loro creazioni. Ed è in occasioni come l’esposizione in corso che le opere hanno la giusta eloquenza per essere comprese e apprezzate. L’avere un maestro nell’arte lignea come Urbinati che con la sua passione spiega ai visitatori ogni “storia” di ogni sua creazione, ha sicuramente un valore aggiunto. In un periodo che necessita di ogni forma d’arte che nutra il nostro lato spirituale, oggetti come quelli in questione non possono che avvalorare quanto detto. Le sue creazioni sono opere memori di un tempo che è diventato tema. Una passione per la materia lignea e per il mare, veicolo di trasporto e di sorpresa, che nasce nei giorni dell’infanzia dell’artista.

Barbara Cianelli